lunedì 17 febbraio 2014

AUDIO BINAURALE (PARTE PRIMA)

Nel precedente articolo ho messo il luce alcune limitazioni insite nei sistemi di riproduzione stereofonica.
In primo luogo il punto di ascolto, chiamato dai tecnici "sweet spot", è limitato alla posizione vertice del triangolo equilatero.
Ogni persona al di fuori dello sweet spot, ascolterà, nel caso migliore, un suono totalmente sfalsato, problema non certo trascurabile. Per fare un esempio è come se fossimo costretti a guardare una fotografia da una precisa angolazione, poiché ogni più piccolo nostro movimento deformerebbe l'aspetto delle immagini.
L'ascolto in cuffia sembra voler eliminare tutti questi problemi.
Negli auricolari la distanza tra la sorgente e il nostro orecchio è ridotta al minimo, poichè stiamo letteralmente "indossando" i diffusori.
In questo modo l'ascoltatore viene costantemente forzato in una posizione di sweet spot e la percezione stereofonica diventa impeccabile.
Non è tutto oro quel che luccica.
Le cuffie affaticano l'orecchio molto rapidamente.
I primi segni di stanchezza uditiva si manifestano come una ridotta percezione del volume.
In altre parole dopo alcuni minuti di ascolto in cuffia, il suono inizierà ad apparire cupo, meno dettagliato e con un volume ridotto: sono le nostre orecchie che implorano pietà.
In risposta l'ascoltatore è paradossalmente invitato ad alzare il volume, con il rischio di innescare un pericoloso circolo chiuso
In effetti i fruitori abituali di musica in cuffia mi assillano periodicamente con frasi del tipo:
"Voglio più volume!"
"Voglio bassi più potenti!"
Etc etc...
Come risposta io spesso propongo l'uso di un martello per distruggere gli auricolari, a beneficio dell'udito e della musica.
Purtroppo molti produttori ragionano in maniera diametralmente opposta, introducendo sul mercato modelli di cuffie che includono potenze stratosferiche, pesante esaltazione delle basse frequenze e circuiti attivi di annullamento del rumore esterno.
Questi prodotti vengono corredati da un foglio di avvertenze riguardo i possibili danni all'udito derivati dall'uso continuativo.
Eccovi un esempio dal sito di un noto produttore:
http://www.logitech.com/it-it/support/articles/476
Quasi tutti gli ascolti presentati in questo blog, devono essere effettuati esclusivamente in cuffia.
Per questo motivo allego qualche indicazione per meglio rispettare i vostri delicati organi sensoriali.

1) VOLUME
Utilizzate sempre volumi d'ascolto contenuti, che vi permettano di percepire il dettaglio della registrazione senza fatica.
Se dopo 10-15 minuti d'ascolto il volume vi sembra ridotto, non cambiate impostazioni, ma fate semplicemente una pausa.
In genere più è altro il volume, più rapido sarà l'affaticamento del vostro orecchio.

2) TEMPO
Spezzate sempre gli ascolti con delle pause.
Personalmente consiglierei di limitare gli ascolti giornalieri in cuffia ad un tempo massimo complessivo di 30-40 minuti.
Ovviamente, anche in questo caso, i livelli di volume sono importanti.

3) CUFFIE
Scegliete un tipo di cuffie confortevoli da indossare. Cercate di preferire agli auricolari in-ear, un semplice paio di cuffie a padiglione.

4) ORA
Solitamente a qualche ora dal risveglio l'orecchio "fresco" ha una percezione più nitida del suono, mentre la sera è tendenzialmente meno reattivo.
Questo fenomeno può influire pesantemente sulla qualità degli ascolti.

Le linee guida appena descritte sono in genere applicabili a tutti i tipi di registrazioni.
Continua ...

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