venerdì 28 febbraio 2014

VIDEO



L'audio è stato registrato mediante la testa Binaurale che vedete nelle immagini, proprio per poter dare al suono l'opportuno senso di "spazialità", soprattutto con il test finale. ASCOLTO DA EFFETTUARSI ASSOLUTAMENTE IN CUFFIA, per poter apprezzare l'effetto dell'esperimento!

martedì 25 febbraio 2014

Scatola di fiammiferi



La scatola di fiammiferi è una sorgente sonora localizzata, molto semplice da registrare.
Non è un caso che venga spesso utilizzata.
Potevo io sottrarmi dalla tentazione di provare?

lunedì 24 febbraio 2014

AUDIO BINAURALE (PARTE SECONDA)

Nella prima parte abbiamo parlato di cuffie, lo strumento principale per l'ascolto.
Vediamo ora più da vicino la tecnica di ripresa audio binaurale, ovvero quel particolare tipo di registrazione effettuata per mezzo di una testa di manichino.
Perché usare una testa artificiale?
La risposta risiede nel maggiore realismo ottenibile rispetto alla normale registrazione stereofonica.
Per comprendere la corrente di pensiero che accompagna questo singolare approccio, facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire un po' meglio come funzionano le nostre orecchie.

Spray



In questo test possiamo apprezzare la separazione tra i canali e la sensazione di prossimità.
Buon ascolto.

lunedì 17 febbraio 2014

AUDIO BINAURALE (PARTE PRIMA)

Nel precedente articolo ho messo il luce alcune limitazioni insite nei sistemi di riproduzione stereofonica.
In primo luogo il punto di ascolto, chiamato dai tecnici "sweet spot", è limitato alla posizione vertice del triangolo equilatero.
Ogni persona al di fuori dello sweet spot, ascolterà, nel caso migliore, un suono totalmente sfalsato, problema non certo trascurabile. Per fare un esempio è come se fossimo costretti a guardare una fotografia da una precisa angolazione, poiché ogni più piccolo nostro movimento deformerebbe l'aspetto delle immagini.
L'ascolto in cuffia sembra voler eliminare tutti questi problemi.
Negli auricolari la distanza tra la sorgente e il nostro orecchio è ridotta al minimo, poichè stiamo letteralmente "indossando" i diffusori.
In questo modo l'ascoltatore viene costantemente forzato in una posizione di sweet spot e la percezione stereofonica diventa impeccabile.
Non è tutto oro quel che luccica.
Le cuffie affaticano l'orecchio molto rapidamente.

giovedì 13 febbraio 2014

Pioggia

La pioggia è una sorgente di rumore naturale che poco si presta ad essere localizzata dal nostro orecchio.
Questa registrazione è stata effettuata sul davanzale di una finestra, quindi la parete alle spalle limita la percezione di spazialità.
L'effetto ottenuto è comunque interessante e mi ha aiutato a comprendere meglio alcune limitazioni e quindi a raffinare il mio prototipo.


mercoledì 12 febbraio 2014

Suoneria cellulare

Qui potere ascoltare uno dei primi esperimenti che ho realizzato con la testa prototipo T08 . E' già possibile apprezzare una buona spazialità della sorgente, un telefono cellulare Nokia che esegue la suoneria di Chopin. Come per tutte le registrazioni di tipo binaurale, effettuate cioè con testa artificiale (o dummy head) come microfono, l'ascolto deve essere eseguito TASSATIVAMENTE IN CUFFIA. Ho notato come la regolazione del volume ad un valore ottimale migliora la sensazione di spazialità.
Buon ascolto.


Stereofonia e dintorni

Perché nel campo dell'audio si lavora spesso su due canali?
Insomma due altoparlanti sul computer, due casse dello stereo, cuffie con due auricolari da indossare ...
Una tra le risposte più classiche : "Noi disponiamo di due orecchie quindi servono due fonti sonore distinte per ricreare l'illusione di spazialità". In realtà la questione è più complicata.